Rischio di tumore tra coloro che ricevono trapianto di organo solido


Coloro che ricevono trapianto di organo solido presentano un elevato rischio di cancro a causa di immunosoppressione e infezioni da virus oncogenici.
Poiché molte precedenti ricerche hanno riguardato riceventi trapianto di rene, studi più ampi che includono riceventi di diversi organi possono fornire informazioni sulla eziologia del cancro.

È stato condotto uno studio per descrivere il pattern generale di cancro in seguito a trapianto di organo solido.

Lo studio di coorte è stato condotto utilizzando dati su riceventi di trapianto di organo solido dal registro statunitense US Scientific Registry of Transplant Recipients ( 1987-2008 ) e 13 registri oncologici nazionali e regionali.

Le principali misure di esito erano i tassi di incidenza standardizzati ( SIR ) e gli eccessi di rischio assoluto ( EAR ) riguardo al rischio di cancro relativo e assoluto in riceventi trapianto rispetto alla popolazione generale.

Sono stati presi in esame dati relativi a 175.732 trapianti di organo solido ( 58.4% rene, 21.6% fegato, 10.0% cuore e 4.0% polmone ).

Il rischio generale di tumore è risultato elevato con 10.656 casi, e una incidenza di 1.375 per 100.000 anni-persona ( SIR=2.10; EAR=719.3 per 100.000 anni-persona ).

Il rischio è risultato aumentato per 32 diversi tumori, alcuni correlati a infezioni note ( carcinoma anale, sarcoma di Kaposi ) e altri non-legati a tali infezioni note ( melanoma, tumore alla tiroide e tumore del labbro ).

Le più comuni neoplasie con rischio elevato sono state: linfoma non-Hodgkin ( n=1504; incidenza: 194.0 per 100.000 anni-persona; SIR=7.54; EAR=168.3 per 100.000 anni-persona ) e carcinomi polmonari ( n=1344; incidenza: 173.4 per 100.000 anni-persona; SIR=1.97; EAR=85.3 per 100.000 anni-persona ), epatici ( n=930; incidenza: 120.0 per 100.000 anni-persona; SIR=11.56; EAR=109.6 per 100.000 anni-persona ) e renale ( n=752; incidenza: 97.0 per 100.000 anni-persona; SIR=4.65; EAR=76.1 per 100.000 anni-persona ).

Il rischio di carcinoma polmonare è risultato massimo nei riceventi di trapianto di polmone ( SIR=6.13 ), ma era aumentato anche tra gli altri riceventi ( rene: SIR=1.46; fegato: SIR=1.95 e cuore: SIR=2.67 ).

Il rischio di carcinoma epatico è risultato elevato solo tra persone riceventi trapianto di fegato ( SIR=43.83 ), che hanno manifestato un rischio eccezionale nei primi 6 mesi ( SIR=508.97 ) e un eccesso di rischio di due volte per il periodo da 10 a 15 anni in seguito ( SIR=2.22 ).

Tra i riceventi trapianto di rene, il rischio di carcinoma renale è risultato elevato ( SIR=6.66 ) e bimodale nel tempo di insorgenza.
Il rischio di carcinoma renale è apparso aumentato anche nei riceventi trapianto di fegato ( SIR=1.80 ) e di cuore ( SIR=2.90 ).

In conclusione, rispetto alla popolazione generale, coloro che ricevono trapianto di rene, fegato, cuore o polmone vanno incontro a un aumento del rischio di diversi tumori correlati o non-correlati alla infezione. ( Xagena2011 )

Engels EA et al, JAMA 2011; 306: 1891-1901

Chiru2011 Onco2011



Indietro

Altri articoli

Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...



Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...


Dati retrospettivi hanno indicato che l’incidenza dell’infiltrazione parametrica è bassa nelle pazienti con tumore della cervice in stadio iniziale a...



Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...


I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...


L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...


La dermatite atopica è una condizione prevalente nei bambini e può essere gestita efficacemente con farmaci come gli inibitori topici...